Una città tutta in blu PDF Stampa E-mail
  
Domenica 01 Luglio 2012 00:00

Un’ennesima conferma che chi è delle nostre parti o sceglie le zone litoranee della Riviera di Ulisse come meta turistica in cui trascorrere le proprie vacanze non può fare a meno di visitare Sperlonga. Una vera e propria cartolina sul mare, dove la natura sposa pienamente lo sviluppo turistico attuato dall’uomo. Un vero e proprio esempio da seguire quello dell’amministrazione sperlongana, che ogni estate punta tutto sulla città e il suo valore inestimabile.
Così, complici un panorama costiero mozzafiato, uno dei climi più miti in Italia e una tradizione che affonda le radici nel mito, Sperlonga ha conquistato per il quindicesimo anno consecutivo il riconoscimento più ambito tra le città balneari del paese. La Bandiera Blu 2012, consegnata dalla Fee (Fondazione per l'Educazione Ambientale), ogni anno premia le località costiere che si distinguono non solo per le loro acque limpide ma anche per l’impegno dimostrato nel campo ambientale.
A testimoniare personalmente l’ottimo operato che ha portato la città ad aggiudicarsi un titolo degno di vanto è Joseph Maric, assessore all’ambiente. Sperlonga per il 15esimo anno tra le migliori località balneari d’Italia: un altro traguardo raggiunto dall’amministrazione.
«Riuscire a conservare nel tempo un riconoscimento così ambito dalle località turistiche e rivierasche europee, rappresenta certamente un motivo di orgoglio e al contempo ci spinge verso traguardi sempre più ambiziosi nella tutela ambientale e nella valorizzazione delle risorse e dei servizi».
Nel mese di agosto su 3274 abituali residenti si raggiunge la cifra complessiva di 172.919 con una media giornaliera di 5578: numeri che rispecchiano l’esodo di vacanzieri che ogni estate partono dalle città del Golfo di Gaeta per giungere sulle spiagge di Sperlonga. Un pregio per la Sua città.
«Certamente un vanto per la città di Sperlonga; ma ricevere un flusso giornaliero di vacanzieri così importante per una realtà come la nostra presuppone un grande lavoro di organizzazione e ottimizzazione del paese al fine di renderlo sempre più interessante e accogliente agli occhi di chi vuole davvero scegliere un luogo di villeggiatura certificato».
Un territorio già di per sé fortunato perché ricco di storia e cultura entrambe insediate nella tradizione del paese, ma anche un territorio che ha fatto proprio un modello di sviluppo teso alla sua valorizzazione.  Assessore qual è l’arma vincente di un’amministrazione così presente?
«Non esiste una ricetta segreta. Alla base dei risultati fin qui ottenuti c’è un lavoro quotidiano fatto di grandi sacrifici e impegno costante. Per quanto riguarda poi il settore che fa capo alla delega che mi è stata affidata, siamo impegnati in diverse attività di sostenibilità ambientale che riguardano in particolare le zone a traffico limitato e le aree pedonali, la mitigazione dell’inquinamento acustico attraverso l'adozione di un piano di zonizzazione, le aree verdi curate ed attrezzate, la mobilità interna al territorio comunale, le isole ecologiche ed il monitoraggio della qualità dell’aria e delle acque». In cosa sbagliano, secondo Lei, i politici della zona del Golfo? Sono distratti e poco attenti alle esigenze tangibili delle loro città o chiudono gli occhi per non vedere i numerosi problemi?
«Se sbagliano e in cosa non sono certo io a doverlo evidenziare. Posso dire che, probabilmente, per gli standard qualitativi raggiunti in questi anni, prima con l'amministrazione Cusani e poi con l’attuale sindaco Rocco Scalingi, Sperlonga può rappresentare un modello amministrativo importante suffragato da risultati prestigiosi che consolidano la nostra immagine tra le mete turistiche di qualità nel panorama nazionale ed europeo».
Un nuovo progetto è stato abbracciato dal Comune riguardante la distribuzione di compostiere tra le 200 abitazioni e aziende agricole situate nelle zone periferiche. Una città a cui sta a cuore che il proprio territorio sia “pulito”.
«Con le compostiere, chi possiede un piccolo giardino può differenziare anche gli scarti organici che si producono in ambito domestico ottenendo così un compost, cioè un terriccio utilizzabile per concimare l'orto o per le piante in vaso riducendo al contempo di un 30% circa i rifiuti da conferire in discarica. Questo intervento certifica la volontà dell'amministrazione comunale di intensificare gli aiuti necessari per sensibilizzare i cittadini verso quella cultura all'eco-sostenibilità che costituisce il presente ed il futuro di una società civile, soprattutto dal punto di vista della cura ed il rispetto per l'ambiente in cui viviamo».

 

 

Ultimo aggiornamento ( Venerdì 13 Luglio 2012 09:57 )